Direttiva Case Green: cosa cambia per le abitazioni | Gobidreal.it
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Direttiva Case Green: via libera ai piani nazionali. Cosa cambia per chi ha (o vuole comprare) casa

La Commissione Europea ha pubblicato le linee guida sui piani nazionali di ristrutturazione edilizia. Scopri cosa prevedono e come prepararti ai nuovi standard green.

Il futuro dell’edilizia europea è sempre più green. Mercoledì 12 giugno 2025, la Commissione Europea ha pubblicato le linee guida per la redazione dei piani nazionali di ristrutturazione degli edifici. Si tratta di un passo operativo fondamentale per dare attuazione alla direttiva Case Green (EPBD - Energy Performance of Buildings Directive), approvata in via definitiva a marzo scorso.

I governi europei dovranno ora predisporre piani dettagliati per portare il patrimonio edilizio a emissioni quasi zero entro metà secolo.

Obiettivi chiave: prestazioni energetiche minime e stop al gas

Le linee guida della Commissione impongono:

  • Il raggiungimento almeno della classe energetica E entro il 2030 per gli edifici residenziali e classe D entro il 2033;

  • L'eliminazione progressiva dell’uso di combustibili fossili negli edifici entro il 2040;

  • L’adozione di standard minimi di prestazione energetica (MEPS) applicabili a diverse categorie immobiliari.

Impatti concreti su chi possiede (o vuole comprare) casa

I proprietari immobiliari sono chiamati a:

  • Valutare lo stato energetico del proprio immobile;

  • Intraprendere interventi come cappotti termici, pompe di calore e infissi ad alta efficienza;

  • Verificare l’accesso a bonus e agevolazioni, come i mutui green o i fondi PNRR locali.

Anche chi è in cerca di una casa all’asta potrebbe trovarsi presto di fronte alla necessità di stimare i costi di riqualificazione per rispettare i nuovi standard.

Cosa prevedono i piani nazionali

Ogni Stato membro dovrà includere:

  • Cronoprogrammi con tappe intermedie misurabili;

  • Strumenti di finanziamento strutturati;

  • Strategie per tutelare i nuclei vulnerabili (per evitare la cosiddetta “povertà energetica”).

La transizione energetica del patrimonio edilizio non è più una prospettiva: è un percorso già in atto. La pubblicazione delle linee guida UE delinea un quadro normativo sempre più chiaro e operativo, che coinvolge tutti: dai privati ai professionisti del settore.

Adeguarsi significa tutelare il valore del proprio immobile, ridurre i consumi, migliorare la qualità abitativa e accedere ad agevolazioni economiche.

Nei prossimi mesi i piani nazionali forniranno ulteriori dettagli, ma prepararsi in anticipo sarà un vantaggio competitivo. Soprattutto per chi acquista immobili oggi con l’obiettivo di valorizzarli domani.

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Redazione Interna

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