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Report OMI II trimestre 2025: + 8,1 % le compravendite residenziali in Italia

Secondo i dati dell’Osservatorio OMI dell’Agenzia delle Entrate, nel periodo aprile-giugno 2025 le transazioni residenziali registrano una crescita diffusa: analisi per area, mutui, locazioni e prospettive.

Nel secondo trimestre del 2025, il mercato immobiliare residenziale italiano ha registrato una significativa crescita nelle compravendite: + 8,1 % rispetto allo stesso periodo del 2024, con oltre 201.000 transazioni formalizzate. Questi dati emergono dal report dell’Osservatorio OMI (Agenzia delle Entrate).

In questo articolo analizzeremo nel dettaglio le dinamiche territoriali, il ruolo dei mutui, il segmento delle nuove costruzioni e le implicazioni sul mercato delle locazioni, offrendo spunti utili per operatori, investitori e potenziali acquirenti.

Principale dato di crescita e diffusione territoriale

+ 8,1 % di compravendite: trend nazionale

Nel II trimestre 2025, le compravendite residenziali hanno superato quota 201.000 unità, realizzando un incremento tendenziale dell’8,1 % rispetto al medesimo periodo del 2024. 

Questo segna il quinto trimestre consecutivo di crescita per il settore residenziale in Italia. 

Capoluoghi vs comuni minori

La crescita è diffusa su tutto il territorio nazionale:

  • Nei capoluoghi si registra un + 7,2 %. 
  • Nei comuni minori il tasso è leggermente superiore: + 8,4 %. 

Sud, Nord, Centro: differenze geografiche

Anche alle macroaree geografiche si riscontrano variazioni:

  • Nord-Ovest: + 9,2 % 
  • Nord-Est: + 8,5 % 
  • Centro e Isole: + 7,7 % 
  • Sud: crescita più contenuta, + 6,0 % 

Questi dati evidenziano una ripresa robusta ma non uniforme, con il Sud che resta l’area con minore intensità di crescita.

Città con performance più elevate

Tra le grandi città emergono tassi a doppia cifra in città come Torino (+ 11,3 %) e Palermo (+ 10 %). 

Altre città registrano variazioni positive ma più moderate:

  • Milano: + 6,6 % 
  • Bologna: + 6,1 % 
  • Genova: + 5,6 % 
  • Roma: + 4,1 % 
  • Firenze: + 3,9 % 
  • Napoli è l’unica grande città con flessione o sostanziale stabilità, differenziandosi dal trend positivo generale. 

Questa variabilità sottolinea come in molte aree la crescita sia trainata da fattori locali più che da impulsi nazionali.

Il ruolo dei mutui e degli incentivi “prima casa”:

Quota mutuo e domanda finanziata

Nel II trimestre 2025, circa il 46 % degli acquisti da persone fisiche è stato assistito da un mutuo ipotecario. 

È un valore in crescita rispetto all’anno precedente, che evidenzia una maggiore fiducia nel ricorso al credito per sostenere l’acquisto abitativo. 

Il capitale erogato per questi mutui è pari a circa 12,4 miliardi di euro, in aumento di circa 2,7 miliardi dal secondo trimestre 2024. 

Il tasso di interesse medio iniziale sui mutui si attesta a 3,28 %, con un incremento di 6 punti base rispetto al trimestre precedente, ma ancora ben sotto i livelli tendenziali dello stesso trimestre del 2024 (-42 punti base). 

Agevolazioni “prima casa”

Una quota rilevante degli acquisti con persone fisiche è rappresentata da chi beneficia dell’agevolazione “prima casa”: circa 73 % del totale. 

In alcune città come Roma, questa percentuale supera l’85 %. 

Questo dato evidenzia come la componente di acquisto principale resti fortemente legata a finalità residenziali e familiari.

Nuove costruzioni vs usato

Contrazione del nuovo

Il segmento delle nuove costruzioni non segue il trend positivo generale: nel II trimestre 2025, le compravendite di immobili nuovi calano del 7,2 % rispetto allo stesso periodo del 2024. 

La quota di nuove abitazioni comprate rimane sotto il 6 % del totale delle transazioni. 

Boom dell’usato

Al contrario, il mercato degli immobili esistenti registra una crescita del 9,1 % nel medesimo periodo. 

Ciò conferma un fenomeno già osservato in precedenza: la domanda si concentra prevalentemente sul patrimonio immobiliare già costruito, sia per costi più accessibili sia per maggiore disponibilità.

Superfici e dimensioni

Le superfici totali degli immobili transati (STN) crescono leggermente più del numero di unità, con un + 9 %. 

L’aumento è più marcato per immobili di dimensioni maggiori, suggerendo una preferenza crescente per spazi più ampi o unità familiari più grandi. 

Fattori che spiegano la ripresa:

Domanda latente accumulata

Il mercato immobiliare italiano ha risentito negli anni precedenti di contesti economici difficili, con restrizioni al credito e incertezza. La domanda potenziale rimasta “ferma” ha trovato spinta nel 2025, favorendo una ripresa più robusta delle transazioni.

Tassi di interesse in lieve pressione ma ancora attrattivi

Nonostante un piccolissimo rialzo dei tassi rispetto al trimestre precedente, il costo medio del mutuo rimane competitivo rispetto ai valori del 2024, sostenendo la domanda dell’acquisto con finanziamento. 

Preferenza per l’usato e flessibilità

Il calo delle nuove costruzioni e la crescita dell’usato mostrano che gli acquirenti privilegiano immobili già esistenti, probabilmente per una maggiore disponibilità immediata, costi più accessibili e minori tempi di attesa per consegne e autorizzazioni.

Pressione sui canoni di locazione

La tensione nei mercati urbani, con carenza di offerta, spinge i canoni in aumento, generando una pressione che attira investitori verso la locazione residenziale, in particolare nei segmenti studenti e contratti di breve durata.

Implicazioni per gli investimenti immobiliari

  1. Strategie territoriali mirate: concentrare promozioni dove la crescita è più sostenuta (Nord-Ovest, Nord-Est, aree metropolitane) può massimizzare il ritorno.
  2. Offerta di immobili riqualificati: puntare su unità ristrutturate e efficienti può intercettare domanda premium.
  3. Segmentazione della clientela: la forte presenza di acquisti “prima casa” suggerisce di proporre pacchetti finanziari, servizi di consulenza mutuo e soluzioni su misura per famiglie.
  4. Attenzione al mercato delle locazioni: investire in immobili destinati a locazioni, soprattutto per studenti o locazioni a breve termine, può rappresentare una leva interessante.
  5. Tempismo nelle operazioni: sfruttare il momentum del mercato e chiudere operazioni nel breve-medio termine può essere più vantaggioso, dato un potenziale rallentamento nella fase successiva.

Il report OMI per il II trimestre 2025 conferma una fase di ripresa robusta per il mercato immobiliare residenziale italiano, con un + 8,1 % di compravendite, crescita diffusa e un maggiore ricorso al credito. Pur con alcune criticità sul fronte delle nuove costruzioni e con disomogeneità territoriali, il quadro generale rimane favorevole.

Per operatori e investitori, è il momento di cogliere opportunità con azioni mirate, soprattutto laddove la domanda è più vivace. Tuttavia, non bisogna sottovalutare i possibili segnali di rallentamento e l’importanza di orientarsi verso immobili efficienti e ben posizionati.

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